Ark – Ep. 03

Gli Ancestrali iniziarono l’addestramento e insegnarono loro come sfruttare al meglio il potere del Flusso. Svolgevano i molti combattimenti su di una piattaforma fluttuante e gli avversari contro cui dovevano confrontarsi erano Enoch, Noè e Matusalem che trattenevano la maggior parte della loro energia in ogni scontro. Man mano che l’allenamento procedeva con ritmo spedito, tutti notarono che il cielo si era oscurato e del sole luminoso ne rimaneva ben poca traccia. In lontananza la voragine che si era creata e da cui fuoriuscivano le lingue di fuoco era ancora sotto controllo ma non sarebbe durato a lungo quel momento di stallo.

“Se voi non ce la farete a salvare la Terra, tutto sarà perduto.”

Fu il primo monito che Enoch aveva dato al gruppo prima ancora d’incominciare l’allenamento. L’impressione che davano i tre antichi Principati era quella di svolgere il loro dovere verso quelle persone affinché il loro riposo tornasse nuovamente indisturbato. Era terminato da poco il loro ennesimo scontro e finalmente il gruppo poté avere del tempo per loro per riprendere le forze.

“Incredibile! Non credevo che avrei combattuto contro delle persone così potenti!”

Disse Raphael tra un misto di eccitazione e sfinimento.

“Chissà cosa staranno facendo i miei fratelli in questo momento…”

Nel frattempo Alex stava pensando già da un po’ di tempo di mettere in pratica la sua idea, ovvero di tatuarsi una parte del corpo con un sigillo in modo tale da poter usufruire di quel potere in modo permanente. Ora le serviva solo qualcuno che l’aiutasse in quell’esperimento. La ragazza si avvicinò a Raphael.

“Tu sei in grado di curare?”

L’Arcangelo volse uno sguardo perplesso ad Alex.

“Credo di sì. A che ti serve?”

 

“Io due cose allo stesso tempo non le posso fare.”

Così dicendo estrasse un coltello.

“E volevo provare un esperimento su di me.”

 

“Ti sei mai chiesta perché nessuno ha mai provato a farlo?”

 

“Certo! Ma rispetto a tutti voi, io sono quella più debole… Per questo motivo voglio tentare di potenziarmi, mi sarebbe molto utile.”

Raphael sospirò e poi tornò col sorriso sulle labbra.

“Va bene. Allora, dove vuoi farlo?”

 

“Non importa dove lo farò, basta che sia ben nascosto.”

Così dicendo si preparò con il coltello e una volta iniziata l’incisione sentì un forte dolore ma poi, grazie alle cure di Raphael, la situazione migliorò enormemente e la ragazza poté continuare l’operato senza avere più troppi problemi. Matt, notando ciò che stava facendo Alex, si avvicinò incuriosito e, una volta terminato il sigillo, le chiese se poteva fare un sigillo tatuato che avrebbe potuto essergli di supporto nella volontà. Lei annuì e, una volta che anche gli altri si avvicinarono per curiosità, decisero insieme di farsi tatuare tutti quel tipo di sigillo come simbolo e legame della loro avventura.

“Hey, già che ci siamo, perché non diamo un nome al nostro gruppo?”

Chiese Raphael tutto emozionato.

“Che sia una cosa rapida e indolore.”

Disse Valiah in risposta all’Arcangelo. Raphael le sorrise e poi si mise a pensare intensamente…

“Che ne dite di ‘Gilda di Ark’? ”

Tutti accettarono quel nome, chi per accontentare l’Arcangelo, chi perché credeva che quella decisione avrebbe rafforzato il gruppo. Le fiammate che uscivano dallo squarcio dello Sheol iniziarono a intensificarsi e Matt volle parlare nuovamente a Enoch prima che fosse troppo tardi. Pensò intensamente all’Ancestrale e questo comparve dal nulla dinanzi a lui con accanto sia Matusalem che Noè.

“Innanzitutto vorrei ringraziarvi per averci uniti e per averci guidato nella giusta via. Però avrei anche una domanda da porti.”

 

“Sappi che non siamo liberi di rispondere ad ogni tua domanda.”

Il ragazzo annuì.

“Volevo sapere, una volta che siete riusciti a sconfiggere i Vigilanti siete stati mandati qui, giusto? Quindi anche noi avremo il vostro stesso destino? Oppure…”

 

“L’unica cosa a cui devi pensare adesso è la battaglia imminente che vi attende. Se riuscirete nell’intento vi diremo cosa sarà del vostro futuro. Ora vai e chiama gli altri, dobbiamo dirvi ancora qualcosa.”

Matt fece come gli era stato detto e, una volta dinanzi agli Ancestrali, Raphael s’inginocchiò e gli altri imitarono il suo gesto. Poi si rialzarono e Matusalem fu il primo a prender parola.

“Per la prima volta vediamo un vero gruppo.”

 

“Ora lasciate che Noè vi benedica.”

Così dicendo l’uomo iniziò a benedire il gruppo in una lingua a loro sconosciuta.

“Possiate voi difendere questi uomini pronti a sacrificare le loro vite.”

Concluse terminando la preghiera in modo tale che anche gli altri ne capissero le parole. Un botto molto forte e potente si scaturì dallo squarcio e l’aria si fece molto più calda e intensa.

“è giunto il momento. Vi stanno aspettando.”

Così dicendo i tre Ancestrali scomparvero dalla loro vista. Ora il loro obbiettivo era quello di riuscire ad eliminare i Vigilanti ma non prima di vedere una potente esplosione, quasi lo stesso Sheol fosse imploso dall’interno, che li travolse facendoli cadere. Una sorta di luce strana e rossastra dipinse le nuvole interamente di un rosso acceso. Un intenso fumo grigiastro impedì la vista al gruppo… poi una gamba enorme e scura comparve dal nulla. Un altro piede sbucò da tutto quel fumo e si poteva notare che il colore della pelle era di un grigio molto scuro che si avvicinava al nero. In lontananza, tra le gambe di quell’essere di cui non si vedeva il resto del corpo, si stavano avvicinando altre due persone riconoscibili al momento come due piccolissimi puntini. Uno era un cavaliere, in possesso di un elmo allungato sul davanti, che aveva un paio d’ali nere enormi la cui apertura alare copriva interamente entrambe le ginocchia del gigante. Una particolarità di quelle ali era che ogni singola piuma era rigida, non davano alcun segno di movimento, e sembrava che rilucessero come se fossero pezzi di vetro nero. Come arma aveva una lunghissima e affilata lancia. L’altra persona… era un ibrido tra un essere umano e un gorilla, con delle ampie ali nere e possedente dei gauntlet con delle zanne affilate. Il suo volto era coperto da una maschera tribale e non attese nemmeno un attimo che attaccò Valiah. I Flussi di tutti vennero attivati per impedire al Vigilante di oltrepassare la barriera, ma la sua forza è molto potente che riesce ad infrangere la protezione, però non riesce a colpire Valiah, grazie all’intervento di Rapahel. Matt volle cogliere l’occasione per colpirlo ma venne preso e scaraventato all’interno dal tempio, inseguito subito dopo da Turiel. Una volta che fu entrato nel tempio, il Vigilante tentò ancora una volta di colpire Matt ma quest’ultimo riuscì a schivare l’attacco e provò a contrattaccare ma la potenza di Turiel era notevole. Scaraventato di nuovo il ragazzo, il Vigilante si guardò attorno spaesato e poi decise di prendere parola con l’umano, peccato che il suo linguaggio non era conosciuto.

“Se vuoi parlarmi, parlami bene.”

Come se il gorilla avesse capito ciò che intendeva dirgli Matt, prese nuovamente parola.

“Sei tu un Ancestrale?”

 

“Non ancora. E tu perché ci attacchi?”

 

“Gli Ancestrali ci hanno condannato allo Sheol e devono pagare. Voi siete stati scelti da loro per fermarci, quindi voi morirete!”

Così dicendo attaccò di nuovo il ragazzo. Nel mentre, all’esterno, gli altri devono vedersela con il cavaliere, Asmodiel, che utilizza più volte da lunga distanza la sua lancia per creare maggior danni possibili a tutti i presenti. Il Vigilante dimostra di avere molta forza in ogni suo attacco e la cosa che tutti sapevano era che dovevano assolutamente avvicinarsi a lui per colpirlo. Feron ebbe in mente un piano, ovvero avrebbe tentato di bloccare l’attacco della lancia per tenerla ferma e poi avrebbe trovato un modo per avvicinarsi al nemico. Nalani, assieme a Jalalel, decide di dare una mano a Matt che era solo contro l’altro Vigilante.

“Ragazzi vado ad aiutare Matt!”

 

“Prima te, tesoro.”

Le disse Jalael con galanteria, una situazione assurda durante un importante combattimento, ma lei lo ringraziò perché con quel suo gesto aveva allentato un po’ la tensione che provava. Nel frattempo Feron riuscì a mettere in azione il suo piano ma poi, una volta bloccata la lancia, si ritrovò in pericolo perché il cavaliere, ritraendo la sua arma, stava portando a sé il reincarnato. Raphael, per aiutare il compagno, sparò un fascio di luce bianca dalla bocca e quest’ultimo colpì in pieno Asmodiel che tentò di proteggersi con le proprie ali. Poi L’Arcangelo e Valiah decisero di andare a salvare Feron mentre Alex si allontanò verso il tempio per aiutare anche lei Matt. Intanto nel tempio continuava la lotta contro Turiel e Matt e Nalani cercavano di fare più danni possibili al Vigilante. Quando Alex giunse all’interno del tempio, oramai il gorilla era stremato e Matt riuscì a dargli il colpo di grazia, decapitandolo. Nel frattempo Feron venne salvato dai suoi compagni e Rapahel, sotto forma di drago, provò a colpire Asmodiel con graffi e morsi e riuscì nell’intento. Addentando il Vigilante lo portò con sé nel cielo e diede la possibilità anche agli altri di attaccare dal suo dorso. Ma Asmodiel riuscì a liberarsi dalla stretta grazie alla lancia e, una volta libero, gliela lanciò contro Raphael che venne salvato da Feron per un soffio. Tutti planarono sul terreno sottostante e il Vigilante estrasse una daga.

“Perché ci state attaccando?”

 

“Siete i difensori della Terra e allievi degli Ancestrali.”

Così dicendo provò ad attaccare Feron ma quest’ultimo riuscì a disarmarlo e a fendergli il colpo di grazia. Ora che anche Asmodiel era morto mancava solo l’ultimo Vigilante, Asbel. Un tonfo si fece sentire alle loro spalle e per poco non vennero schiacciati dai piedi enormi del gigante. Raphael, prendendo di nuovo la forma di drago, portò di nuovo alla piattaforma i compagni e così il gruppo si riunì. Dal fumo comparve un avambraccio e poi intravidero la testa… il volto del Vigilante era qualcosa di orribile e ripugnante, ora capivano da chi avevano preso i Nephilim…

Il Vigilante aprì la bocca e lanciò un urlo potentissimo che distrusse maggior parte della piattaforma facendo cadere alcuni membri di Ark. Alcuni di loro si buttarono nel vuoto per salvarli, altri li seguirono per coprirli da altri attacchi. Una volta a terra, decisero che avrebbero usato l’Arca per combattere il mostro mentre Feron avrebbe tentato di fermare l’avanzata del gigante grazie alla lancia del suo nemico. All’iniziò utilizzarono i cannoni della nave per colpirlo direttamente sul volto ma vedendo che non era di molto effetto, ritornarono a terra per prendere i rimanenti compagni e poi ripresero il volo. Questa volta il loro piano era quello di utilizzare la stessa Arca come oggetto d’attacco. Tutti si tennero ben saldi alla nave mentre questa si sfracellava contro Asbel…

Poi ci fu il Nulla, ma non il solito Nulla, questo era tutto bianco…

Un mucchio di cristalli bianchi era disposto poco lontano dal gruppo e da essi comparvero i tre Ancestrali.

“è finita?”

 

“Non dovevamo dubitare dell’Eterno. Ce l’avete fatta.”

Così dicendo rassicurò i ragazzi.

“Ora seguiteci, vi mostreremo come riattivare i portali.”

I tre Ancestrali iniziarono a camminare nel Nulla bianco e il gruppo lo seguì. Valiah si avvicinò agli ancestrali per chiedere se l’Eterno era ancora con loro.

“Ricorda, in ognuna delle vostre azioni c’è l’Eterno. Non dovete credere alle menzogne, l’Eterno esiste ed è in ognuno di noi.”

Valiah li ringraziò e in lontananza finalmente poterono vedere una nuova tonalità di colore, il grigio. Dove si stavano dirigendo era come se fosse un altro mondo, un altro ambiente. Iniziarono a percorrere quello che sembrava essere un tunnel sotterraneo, costituito da lamine di metallo e illuminato da alcune luci al neon. Finalmente giunsero all’interno di un salone circolare con al centro un macchinario. Tutt’attorno a loro c’erano diverse sagome bianche evanescenti…

“Questa è l’HAARP!!!”

 

“Esatto. Siamo sulla Terra, però potremmo dire che siamo su un altro piano. Nessuno può vederci ma voi potrete agire sullo strumento che ha impedito il funzionamento dei portali.”

Il gruppo si avvicinò all’HAARP e notarono che c’era una leva, una leva spirituale.

“Basta che tirate quella leva per rimettere tutto a posto. Siete stati bravi ad eliminare i Vigilanti ma loro erano destabilizzati dall’uscita dallo Sheol. Voi dovrete sconfiggere un’entità molto più potente di loro, quindi fate buon uso del Flusso.“

Il gruppo annuì anche se ciò che li aspettava era un viaggio ancora più duro.

“Ora noi vi salutiamo, buon ritorno a casa.”

 

“è un addio o un arrivederci?”

 

“Questo solo l’Eterno lo sa.”

Così dicendo scomparvero, lasciando il gruppo dinanzi alla leva. Tutti decisero che avrebbero tirato giù quella leva insieme e fecero il conto alla rovescia prima di compiere il gesto. Arrivarono allo zero e tirarono giù la leva…

“NOOOOOOO!!!!!”

Un urlo si fece largo nel vuoto della stanza e tutto si fece buio. Ognuno dei membri di Ark furono separati l’uno dall’altro e si ritrovarono dinanzi ad uno specchio con un’altra persona dall’altra parte del riflesso del vetro. Entrambi tenevano la leva nella mano.

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